Lettori fissi

venerdì 8 ottobre 2010

PostHeaderIcon Recensione: Cuore d’Inchiostro

Titolo: Cuore d’Inchiostro
Autore: Cornelia Funke
Editore: Mondadori Oscar Best - Sellers
Prezzo: 10, 00 €
Pagine: 487
Trama: Meggie ama i libri. E li ama moltissimo anche il padre Mo, che però rifiuta di leggerli a voce alta. Se lo facesse, infatti, porterebbe la vita nei libri e i personaggi dei libri alla vita. In una notte crudele lesse "Cuore d'inchiostro" e un malvagio signore dal cuore nero, Capricorno, si liberò dai lacci delle parole per materializzarsi nel suo salotto. In quell'attimo fatale accadde anche qualcosa di più grave: la moglie di Mo scomparve per sempre tra le pagine del libro. E ora il perfido Capricorno cerca Mo per piegare i suoi poteri a perfidi scopi...

Recensione di:  Chesy



Su questo libro c’è molta incertezza, velato dalla nebbia di successo della scrittrice, (acclamata dal pubblico col “Re dei Ladri”), e dal film dell’omonimo libro d’inchiostro, recentemente realizzato e criticato in negativo. Da modesto intenditore mi sento di reputare questo libro un fallimento, un ottimo attacco con idee di base intriganti e accattivanti che avrebbero saputo stregare il lettore a svoltare pagina dopo pagina, assaporarne l’odore e udirne il fruscio. Ma purtroppo non è stato così. Questo libro ha un buon attacco, dopo esso si trascino sull’orlo di un baratro oscuro, un baratro senza fondo che pare non aver mai fine, finisce inspiegabilmente con la voglia di non continuare la saga, la tristezza di aver perso ore e mesi rubati da un avanzare stile rallenty sul fango, e chiedendosi però cosa potrebbe esserci nel prossimo volume: poiché la storia si conclude maestosamente senza lasciar spazio a possibili sequel.

La trama, come ho già accennato, s’apre con un’idea di base interessante però mal sviluppata. Ossia del ‘magico potere’ di Mo, che leggendo ad alta voce riesce a dar vita ai personaggi racchiusi fra le pagine dei libri. Si procede a narrare quindi di fugaci spostamenti per ritrovar un famigerato libro in territorio Italiano, che potrebbe essere la chiave di tutto, scritto dallo  sconosciuto romanziere detto Fenoglio.

Dunque… ehm. Come si dice?

Da un grande potere derivano grandi responsabilità.

E quindi come dovuto cliché ha i suoi effetti collaterali, Mo inghiotte sua moglie dentro un libro mentre altri personaggi ne saltano fuori. In sintesi questo è ciò che ci viene offerto, la ricerca della moglie e di un libro. Così, fra una pagina e l’altra di colla densa e melmosa in cui la lingua incespica e s’impappina di continuo. La Funke ha la brillante idea di introdurre una vecchia conoscenza, un vecchio amico. Ossia, Dita di polvere, ambiguo personaggio che prega Mo di rileggere Cuore d’Inchiostro, così ché esso possa ritornare nel suo mondo.  E forse, devo ammettere che è il personaggio più affascinante, ma ahimè mal gestito.

La storia è narrata in terza persona dal punto di vista di Meggie, personaggio patetico che si potrebbe pure togliere dalla storia se non per lo scialbo finale che in sé pretende un applauso, ma che non avrà mai. Trovo però molto azzeccata la scelta della terza persona, classica ma facilmente gestibile e con meno possibilità di costruire frasi assurde, anche se qua ce ne sono molte eccezioni. Sarà questo libro, ma l’ho preso con molte aspettative che si sono sgretolate dopo i due capitoli, in una noia mortale. Giuro, ho preferito il signore degli anelli che onestamente prende molto di più e almeno qualcosa insegna, questo libro demolisce. C’è chi poi trovandolo bello commette gli stessi errori dell’autrice, come gli odierni scrittori italiani. Che sono, purtroppo, a volte una gran bella delusione. Come Centi, Carlyle, (o Morosinotto che dir si voglia), o ancora Menozzi ed infine il clamoroso declino della Troisi, di cui parleremo in seguito. Ma questa è una patologia prettamente italiana.

Lo stile sorprende a tratti, cerca di far emergere un vocabolo poetico e si conclude laddove inizia il banale. È un abbozzo mal riuscito di qualcosa che poteva essere un buono stile, ma comprime le sue idee per offrire la sua comprensione prolissa, ostentata in maniera orgogliosa e caustica per il lettore. Dunque, se si travalica il limite della finzione, dopo cosa c’è? Leggete questo libro, con attenzione, gustatevelo, osservando la copertina mistica, rileggete la quarta di copertina quando il vostro umore sarà sotto i piedi per farci quattro risate e rimanere increduli, perdetevi quindi in una storia in cui è impossibile non perdersi, come dice il “Times”, che considera quest’autrice La Rowling Tedesca. E lo saprete.

Frattanto qualcosa bussa alla porta, spalancata da una folata di vento, come dev’essere. È Capricorno, l’uomo dal cuore nero e non bianco! Perché bianco è purezza e bene, mentre nero è il male, come alle origini mai svecchiate, come la sporcizia! Proprio come questo libro!

Sporcizia!

Proprio come le illustrazioni all’interno del libro, alla fine dei capitoli, disegnate dall’autrice. Che con un po’ dello scarso impegno d’un bambino d’asilo, potrebbe benissimo disegnarli anche lui. Quindi, a mio dire, l’autrice poteva risparmiarsela. Rendendo un po’ più presentabile il volume.

I personaggi sono burattini di un losco padrone che si muovono nell’incertezza di un mondo avvolto dalle nubi. Un mondo in cui i vecchi diventano giovani e piangono per la libreria bruciata, un luogo dove risuonano ghigni irrisori di un cattivone, o magari brillano i fuochi di un Dita di Polvere circense . Ad esempio, Mo è di carta velina, così fragile nella sua trasparenza, (che se lo metti in controluce vedi gli organi), che si spezza con un grissino.

Sì, come il tonno.

Anche peggio.

Meggie è noiosa, ridondante, piagnucolona. Tutto ciò che si addice a una protagonista – femminile, degna di un fantasy. Ma il fantasy per eccellenza… quello di successo, della grande autrice tedesca (la più grande scrittrice tedesca per ragazzi). Poiché l’unica cosa che è certa è che sia d’origine tedesca, da qui s’intravede l’impronta stilistica che poteva essere un punto forte, un cannone che squarcia una parete, ma che invece rimane là, allo sbaraglio, strascicato dalle onde del fiume, dal flusso della vita risucchiata dalla fogna. La tristezza raggiunge anche i più neri di cuore, come Capricorno, che è cattivo nella sua contentezza, e basta e avanza quindi. Piatto nella sua lucida compostezza, lo definirei un vassoio d’argento dove vedi lineamenti incerti di un personaggio dal ghigno deformato, e dei suoi classici e ignoranti scagnozzi. Messi lì dietro, come Pinco Panco e Panco Pinco, così luridi e viscidi nella demenza del loro riflesso inargentato. Vischiosi, troppo, per riuscire a uscire dalla loro scia: insieme a Cuore d’inchiostro e a cuore nero, ai suoi scagnozzi e al suo villaggio nascosto in una sperduta campagna italiana, v’immergerete nel fantastico mondo d’inchiostro.
Seguono, dunque, colpi di scena alquanto privi di spessore e prevedibili con un pugno di buona intelligenza.

Ed è proprio il finale che lascia stupiti, stupiti di come si possa giungere alla banalità. Stupiti di come sia possibile pensare vero ciò che sempre troppo facile, ora evito di dilungarmi così sperando di non toccare tasti che potrebbero portare a difficile spoiler.

Infine concludo dicendo che è uno dei più brutti libri che abbia mai letto. Nella lista da infuocare, da cremare nella camera ardente! Insieme ad Eragon finisce nella lista per mentecatti, quindi non considero molto la speranza che l’autrice possa diventare una buona scrittrice, benché i presupposti ci siano.

Ma cari amici, avvisandovi che è uscito il nuovo romanzo di quest’autrice, ovvero “Reckless, Lo specchio dei Mondi”, edito da mondadori, non tralascio certo l’idea che vista la trama allettante e il book trailer davvero promettente, non mi lasci di nuovo ingannare. Anzi, è più che sicuro. Quindi, consapevole della mia bontà nel concedere nuova chance alla Funke, vi lascio.

2 code su cinque.


 


 tail votante
 tail votante

5 commenti:

Sara.88 ha detto...

Non ho avuto la fortuna o leggendo questa recensione, la sfortuna..di leggere questo libro! Ho invece visto il film e sarà per le interpretazioni, sarà per gli effetti speciali... io non ho trovato la storia noiosa!
Sicuramente con il passaggio da carta in pellicola alcune cose vengono aggiunte e altre scartate... quindi il risultato finale può apparire diverso, ma la trama a parer mio non è stata così pessima! Ma ovviamente è solo il mio parere......

Chesy Sehnsucht ha detto...

Attenzione, a me il film è piaciuto. Il che è da considerarsi una cosa grandiosa, visto che molti film mi annoiano e finisco per, appunto, non finirli. Il film è tra i miei preferiti, ma in fattore libri la trama, a mio parere, c'è anche qui, ma mal sfruttata. Insomma, si possono fare miriadi di cose stupende con quella trama, che non annoiano ma ti fanno rimanere col fiato sospeso e la voglia di svoltare la pagina. Ma il film dura un paio d'ore, il libro ha una durata che decidi tu o in alcuni casi lo scrittore.
Ad ogni modo, vedremo più in là la recensione dello 'Specchio dei Mondi'. Per discutere ancora, magari in maniera più fresca e approfondita, la trama.

Sara.88 ha detto...

Allora c'è veramente un abisso tra il libro e il film se quest'ultimo viene promosso a pieni voti mentre il libro viene bocciato! Bhè...in questo caso...non vale la pena comprarlo... !
Approfitto del commento per complimentarmi con tutti voi del Trio dei matti per le recensioni... fino ad ora non ne avevo mai trovate di così approfondite e dettagliate!

Anonimo ha detto...

a me il libro è piaciuto moltissimo e nn so come avete fatto a dire che è pessimo io direi che il migliore

Chesy Sehnsucht ha detto...

Buon per te ^_^

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