giovedì 9 settembre 2010
Amelice
11:18 |
Pubblicato da
Chesy Sehnsucht |
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Buonasera a tutti!È il vostro gatto addomesticato che vi saluta con uno scossone della coda fronzuta.Sono qua per annunciarvi che fra poco il nostro amato blog riparte. Siete contenti, eh?Non mi pare proprio.Comunque, andiamo al sodo. Poiché ci sono stati alcuni diverbi dentro il trio, siamo stati costretti ad allontanare (a malincuore e soprattutto consensualmente) la nostra Crylice, scomparsa ormai anche da blogger… Ergo, vorrei salutarla con un sorriso – intriso di una dolce mestizia – a sessantadue dentini acuti. Ci mancherai… sventoliamo tutti il nostro fazzoletto di batista, una nota di malinconia nell’anima.Dunque, abbiamo messo in atto (dopo esser stati consci che la lacerazione sarebbe stata dura a esser lenita) di far rimanere quel che era un trio. Vedo di spiegarmi meglio, nel nostro trio c’è una nuova (simpatica, folle, divertente) arrivata. Costei è Eleanor Amelie Rigby, che s’immergerà pienamente nei panni di Amelice.Ma ora vi lascio alle sue parole e alla sua presentazione!
Bambina dagli occhi ridenti
Bambina dagli occhi ridenti
Dal puro volte sognante,
Ricordi le ore splendenti
Di quell’estate smagliante,
in cui con pupille incantate
udivi racconti di fate?
Muovo qualche passo incerto verso la lunga tavola apparecchiata. Il Cappellaio Matto è seduto, solo, su una sedia in fondo. Sembra sovrappensiero mentre, con lo sguardo a terra, continua a versare in una tazzina scheggiata il suo ottimo, profumato e inesistente thè. Alza d’un tratto il viso e non mostra la minima sorpresa nel rivedermi.
«Amelice» mi chiama, con un’ombra di preoccupazione sul volto, «Cos’hanno in comune un corvo e una scrivania?»
«Non lo so ancora, Cappellaio» ammetto. Lui torna a guardarsi le scarpe, triste.
«Prendi il thè con me, Amelice?» mi domanda, gentile, poco dopo.
«Molto zuccherato» dico di rimando, prendendo posto.
Il Cappellaio mi serve con garbo una tazza vuota.
«Fa’ attenzione, Amelice, scotta» mi avverte, Annuisco senza pensarci. Il Cappellaio mi guarda incuriosito mentre fingo di sorseggiare il mio thè.
«Era molto buono» mi complimento. Lui si stringe nelle spalle, malinconico
«Lo è, ma mi piacerebbe anche cenare, ogni tanto, o far colazione.»
Il tavolo è cosparso di innumerevoli tazzine rotte, taglienti cocci e briciole di biscotti, vecchie teiere sbeccate, piattini in ceramica e dolcetti d’ogni sorta. Di nuovo l’ora del thè. Qui è sempre l’ora del thè.
Guai a litigar col tempo. Se si è in buoni rapporti, gli si può chiedere- per piacere, che sia sempre il tuo compleanno, cosa assai sconveniente per gli altri, ma hai voglia ad aprir doni. Al massimo si rischia un’indigestione di enormi torte con la panna. Per sua disgrazia, il Cappellaio lo aveva offeso tempo addietro, ed eccolo costretto nel limbo tra le cinque e le sei del pomeriggio, all’ora del thè.
Noi uomini del mondo di sopra col Tempo abbiam tagliato ogni legame. Sentiamo sulla pelle e nelle ossa il peso di ogni secondo. Invecchiamo dentro Accade la cosa più ingiusta: i fanciulli divengono adulti.
Oggi il sole è impallidito,
quel ricordo si è smarrito.
«Amelice. Ti sei tagliata i capelli.» osserva il Cappellaio.
Così ora ne ho la conferma: nulla è più come prima.
«Chi ti assicura, Amelice, che i buffi giardinieri di picche non stiano dipingendo col sangue le rose bianche?»
Sussulto spaventata. Mi giro di scatto, il terribile bisbiglio che continua a echeggiare nella mia testa.
Il Gatto del Cheshire è accoccolato su un alto ramo. Come in attesa. Mi ha aspettata per tutto questo tempo? Avevi nove vite. Quante te ne restano?
Ammicca e mette in mostra la lunga fila di dentini affilati, rivolgendomi il suo solito ghigno folle. Poi scompare, poco alla volta. Scompare la sua coda cespugliosa, scompare anche il corpo e scompare il viso. Sbatte le palpebre un’ultima volta. Alla fine resta sospeso solo il suo ghigno. Prende anche il sorriso, e va via.
Il Brucaliffo vola con le sue splendidi ali colorate.
La farfalla che esce dal bozzolo. Nulla è davvero cambiato, eppure tutto le appare diverso: perché è lei l’unica a non essere più la stessa. Io non sono più la stessa.
Non appartengo più a questo posto. Sono cresciuta.
Quel Paese spesso agogno:
la vita cos’è, se non un sogno?
Amelice.
Amelice.
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2 commenti:
Crylice s'inchina, si leva il fiocco nero dai capelli e lo poggia fra le orecchie pelose di Chesy. Gli da un'ultima carezza. Poi si volta verso Zia Mad. Il volto ricoperto di biacca, il finto sorriso di rossetto. Ma lei non sorride. Delle lacrime le levano via il trucco.
La ragazza le mette nelle mani una tazzina rotta, con dipinti sopra delle rose e delle violette. La tazza da tè preferita di Crylice, il dono per la sua cara zietta.
"Ciao, miei folli. Su, non fate così. I felici, i Matti non piangono mai. Ci rivedremo." Crylice gli strizza un'occhio, ma le scappa una lacrima. La asciuga in fretta e furia, regala loro l'ultimo sorriso e si volta. Vola via.
Kiss ♥
Nascosta tra i cespugli poco distanti, la Regina Bianca osserva impotente la scena.
Una sola candida lacrima le attraversa il volto.
Eppure la tristezza non attanaglia il suo cuore. E' orgogliosa dei suoi piccoli sudditi, prima ancora amici. Sa che, nonostante la lontananza, quei tre resteranno sempre uniti in qualche modo...
Crylice imbocca il sentiero decisa, mentre anche l'ultimo pelo dello stregatto scompare nel nulla. Resta solo la Zia Mad, gli occhi fissi sui cocci della tazzina da tè, quel che di materiale le rimane di Crylice. Poi a testa bassa va a sedersi al solito posto della lunga tavola apparecchiata.
La Regina Bianca decide che è tempo di andare, ma qualcosa, o meglio qualcuno, attira la sua attenzione. Una bambina dai capelli biondi e con indosso un grazioso vestito, si avvicina titubante alla tavola. La Zia Mad sembra conoscerla.
«Prendi il thè con me, Amelice?»
"E' così che allora si chiama" pensa la Regina.
Amelice si accomoda alla tavola per sorseggiare il suo tè. Lei e la Zia si dicono qualcosa, ma da quella distanza le loro chiacchiere non sono altro che bisbigli per la Regina. Poco dopo anche lo stregatto fa la sua comparsa, ma in un attimo è di nuovo invisibile.
Un sorriso affiora sulle labbra rosso ciliegia della magnanima Regina.
"Sarà un nuovo inizio..."
- Il mio personale saluto a Crylice... e il mio benvenuto ad Amelice! ^^
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